SPECIALE DIFESA

 
 

Speciale difesa: Libia, ambasciatore russo Molotkov, Mosca media tra Haftar e Tripoli

Tripoli, 30 giu 2016 15:30 - (Agenzia Nova) - La Russia sta mediando tra il generale Khalifa Haftar, comandante dell'autoproclamato Esercito nazionale libico, e il governo di accordo nazionale di Tripoli per trovare una soluzione alla crisi nel paese nordafricano. E’ quanto ha spiegato l’ambasciatore russo in Libia, Ivan Molotkov, citato dal sito web informativo libico “Libya al Akhbar”. Il diplomatico ha spiegato perché prima Haftar e poi il vicepremier di Tripoli, Ahmed Omar Maiteeq, si siano recati in visita a Mosca: “Noi pensiamo che la crisi libica sia tra il generale Haftar e la città di Misurata. Per questo Haftar e Maiteeq sono stati invitati a tenere trattative separate”. Il diplomatico, dopo la diffusione della notizia della richiesta di Haftar di armi russe per il suo esercito, ha specificato che il generale "non riceverà armi dalla Russia se non dopo la rimozione dell'embargo imposto dal Consiglio di sicurezza dell’Onu”. Per Mattia Toaldo, analista sulla Libia dell'European Council on Foreign Relations a Londra, se Mosca decidesse di dare forniture militari ad Haftar "nessuno potrebbe fare granché". Parlando con "Agenzia Nova", l'analista ha spiegato che il generale libico "è andato in Russia per le armi, ma soprattutto per cercare copertura politica dall'unico dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu che gli è politicamente vicino". Secondo l'ambasciatore Giorgio Starace, inviato del governo italiano per la Libia, le visite in Russia di Haftar e Maiteeq rappresentano un fatto "positivo" perché significa che Mosca sta mediando tra parti. "Haftar ha sicuramente chiesto armi", ha detto il diplomatico italiano ad "Agenzia Nova". "C'è anche da dire - ha aggiunto l'ambasciatore - che anche Maiteeq si è recato ieri in Russia. Mosca sta mediando, esattamente come noi, fra le due parti. Quindi è uno sviluppo positivo". Il vicepremier libico Maiteeq parla italiano, è il principale interlocutore del governo di Tripoli con Roma ed è un politico e imprenditore originario di Misurata: la città della costa occidentale libica ospita le milizie considerate più forti del paese, alleate del governo di accordo nazionale riconosciuto dall'Onu e impegnate nell'offensiva per liberare Sirte dagli estremisti dello Stato islamico. Secondo Starace, la visita del vicepremier libico a Mosca è un fatto innovativo: "Finora nessun rappresentante di Misurata si era recato in Russia. Non guasta che l'anima di Misurata nel governo di unità nazionale sia in contatto con Mosca". (Res)
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