SPECIALE DIFESA

 
 

Speciale difesa: Giappone, dopo le elezioni Abe rilancia l'iter di riforma costituzionale

Tokyo, 11 lug 2016 15:30 - (Agenzia Nova) - Il premier giapponese, Abe Shinzo, è emerso vincitore dalle elezioni per il rinnovo parziale della Camera alta della Dieta (parlamento giapponese, ndr). La conta ufficiale dei voti diffusa oggi certifica che il Partito liberaldemocratico del premier e le formazioni alleate hanno conquistato i due terzi dei seggi della Camera alta. Il voto dei due terzi di entrambe le camere è fondamentale, nell'ordinamento giapponese, per apportare modifiche alla Carta costituzionale di quel paese, una tra le più "rigide" al mondo. L'obiettivo di Abe, sin dall'inizio del suo mandato, è di allontanare progressivamente il Giappone dal pacifismo costituzionale imposto dagli Usa dopo la Seconda guerra mondiale; tale pacifismo è divenuto retaggio identitario nazionale: gran parte della popolazione è contraria alla riforma del celebre Art.9, che sancisce l'assoluta rinuncia del paese alla guerra. I Conservatori, votati ancora una volta ad ampia maggioranza dai cittadini, che non scorgono nel Partito democratico e nelle altre formazioni di opposizione una alternativa credibile, si batte però da tempo per una "normalizzazione" della politica estera giapponese. A certificare la scarsa affezione dell'elettorato giapponese è l'affluenza alle urne, che è stata del 55 per cento: leggermente più alta che in occasione delle ultime elezioni per il rinnovo della camera alta, ma pur sempre deludente, come del resto accade puntualmente nella storia democratica del Giappone post-bellico. Abe, che temeva i contraccolpi del mancato rilancio economico del paese, può comunque tirare un sospiro di sollievo: domenica, prima dello spoglio dei voti, aveva nuovamente negato che la sua politica di stimolo economico espansivo, ribattezza "Abenomics", stia fallendo. "L'ultima possibilità è andare avanti", aveva dichiarato. Il cammino verso la riforma della Costituzione, comunque, resta impossibilmente accidentato: per riformare la carta il governo giapponese dovrebbe ottenere il voto favorevole dei due terzi di entrambe le camere, e soprattutto della maggioranza dei cittadini in occasione di un apposito referendum confermativo. Lo scorso anno il governo Abe ha varato una serie di leggi che danno la possibilità alle Forze di autodifesa di ingaggiare militarmente forze nemiche in difesa di alleati aggrediti, ad esempio durante le missioni di peacekeeping: questi provvedimento hanno scatenato forti proteste da parte dell'opinione pubblica. (Res)
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