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Speciale difesa: Teheran rigetta osservazioni critiche Ban Ki-moon contro programma missilistico

Teheran, 11 lug 2016 15:30 - (Agenzia Nova) - L’Iran rigetta le dichiarazioni del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che in un rapporto confidenziale avrebbe definito “non coerenti con lo spirito” costruttivo dell’accordo sul nucleare iraniano i continui test di missili balistici condotti da Teheran. Un funzionario del ministero degli Esteri iraniano citato dall’agenzia di stampa “Irna” ha criticato la posizione del responsabile Onu, sottolineando che se confermate le osservazioni di Ban mostrerebbero che il segretario generale Onu starebbe ricevendo pressioni da uno o più membri del Consiglio di sicurezza. Nei giorni scorsi i media internazionali hanno diffuso alcuni stralci di un rapporto confidenziale inviato dal segretario generale dell’Onu ai membri del Consiglio di sicurezza nel quale Ban chiede all’Iran di terminare i lanci di missili balistici perché alimentano le tensioni nella regione. Il segretario generale delle Nazioni Unite avrebbe inoltre precisato, in una bozza della prima relazione semestrale sullo stato di attuazione del Piano globale d’azione congiunto (Jcpoa) frutto dell’accordo nucleare firmato lo scorso 14 luglio 2015, di essere preoccupato per i lanci missilistici attuati dall’Iran che non sarebbero coerenti con lo spirito costruttivo dimostrato dalla firma dell’accordo sul nucleare.

Il Consiglio di sicurezza Onu dovrà discutere la relazione di Ban il prossimo 18 luglio. In una lettera inviata a marzo al segretario generale delle Nazioni Unite, Usa, Regno Unito, Francia e Germania avevano già condannato i test missilistici condotti da Teheran, sottolineando che essi erano “in contrasto” con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu e con i punti dell’accordo sul nucleare. Infatti per quattro membri dei paesi del gruppo 5+1 (composto da Cina, Francia, Regno Unito, Russia, Stati Uniti e Germania) i vettori testati da Teheran sarebbero in grado di trasportare armi nucleari. A maggio l’Iran ha testato un nuovo missile balistico con una gittata di 2 mila chilometri e un margine di errore di otto metri. In questi mesi le autorità iraniane, compreso il presidente Hassan Rohani, hanno più volte sottolineato che il paese non esiterà a rafforzare le sue capacità militari, anche missilistiche, ricordando che tale argomento non sarà mai oggetto di negoziati con le potenze straniere. Alla fine di marzo, la guida suprema della Rivoluzione islamica, ayatollah Ali Khamenei, ha sottolineato la necessità di aumentare le capacità di difesa dell'Iran, avvertendo che “i nemici stanno utilizzando tutti gli strumenti a disposizione per minare la Repubblica islamica”. Nel mese di marzo, il corpo delle Guardie della rivoluzione ha testato due tipologie di missile balistico Qadr, nel quadro delle esercitazioni sul larga scala note con il nome in codice “Potenza del Velayat”. I due missili balistici, denominati Qadr-H e Qadr-F, sono stati lanciati dalle alture nel massiccio montuoso di Alborz nel nord dell'Iran e hanno colpito obiettivi sulla costa di Makran, nel sud est del paese. (Irt)
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