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Speciale difesa: Iran, portavoce ministero Esteri rigetta critiche Nato contro programma missilistico

Teheran, 11 lug 2016 16:00 - (Agenzia Nova) - Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Qasemi, ha rigettato le critiche contro il programma missilistico iraniano inserite nella dichiarazione congiunta diffusa dai paesi membri della Nato al termine del vertice di Varsavia dello scorso 9 luglio. Quanto inserito nel comunicato “è la ripetizione di rivendicazione infondate già espresse in passato”, ha dichiarato Qasemi, secondo citato dall’agenzia “Irna”. “Come è stato più volte detto i missili iraniani non sono stati progettati con lo scopo di trasportare testate nucleari” ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano. Al punto 64 della dichiarazione congiunta i capi di governo dei paesi Nato, pur lodando la firma dell’accordo sul nucleare iraniano del 14 luglio 2015 e l’attuazione del Piano globale d’azione congiunto (Jcpoa) iniziata il 16 gennaio scorso, si sono detti “seriamente preoccupati dal programma di sviluppo di missili balistici da parte dell’Iran e dai continui test che non sono coerenti con la risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu 2231”. Secondo Qasemi, il programma missilistico iraniano non ha alcuna relazione con l’accordo sul nucleare e il Jcpoa. Inoltre per il portavoce del ministero degli Esteri iraniano i test missilistici condotti da Teheran non violerebbero la risoluzione 2231 del 2015, che invita l’Iran a non intraprendere alcuna attività relativa a missili balistici in grado di trasportare armi atomiche.

Già la scorsa settimana, Qasemi ha rigettato, definendole “incoerenti”, le critiche del cancelliere tedesco Angela Merkel, che alla vigilia del vertice Nato aveva condannato i test missilistici iraniani, precisando che essi “sono in contrasto con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. In risposta alle parole del capo di governo tedesco, il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran ha affermato: “L'Iran continuerà con tutta la forza il suo programma sulla base dei suoi piani difensivi e di sicurezza nazionale". La condanna dei paesi occidentali contro il programma missilistico iraniano è giunta dopo la diffusione di un rapporto confidenziale del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in cui il numero uno dell’Onu avrebbe definito “non coerenti con lo spirito” costruttivo dell’accordo sul nucleare iraniano i continui test di missili balistici condotti da Teheran. Il segretario generale delle Nazioni Unite avrebbe inoltre precisato, in una bozza della prima relazione semestrale sullo stato di attuazione del Piano globale d’azione congiunto (Jcpoa) frutto dell’accordo nucleare firmato lo scorso 14 luglio 2015, di essere preoccupato per i lanci missilistici attuati dall’Iran che non sarebbero coerenti con lo spirito costruttivo dimostrato dalla firma dell’accordo sul nucleare. Il Consiglio di sicurezza Onu dovrà discutere la relazione di Ban il prossimo 18 luglio. In una lettera inviata a marzo al segretario generale delle Nazioni Unite, Usa, Regno Unito, Francia e Germania avevano già condannato i test missilistici condotti da Teheran, sottolineando che essi erano “in contrasto” con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu e con i punti dell’accordo sul nucleare.

Infatti per quattro membri dei paesi del gruppo 5+1 (composto da Cina, Francia, Regno Unito, Russia, Stati Uniti e Germania) i vettori testati da Teheran sarebbero in grado di trasportare armi nucleari. Cina e Russia non si sono espresse al riguardo. A maggio l’Iran ha testato un nuovo missile balistico con una gittata di 2 mila chilometri e un margine di errore di otto metri. In questi mesi le autorità iraniane, compreso il presidente Hassan Rohani, hanno più volte sottolineato che il paese non esiterà a rafforzare le sue capacità militari, anche missilistiche, ricordando che tale argomento non sarà mai oggetto di negoziati con le potenze straniere. Alla fine di marzo, la guida suprema della Rivoluzione islamica, ayatollah Ali Khamenei, ha sottolineato la necessità di aumentare le capacità di difesa dell'Iran, avvertendo che “i nemici stanno utilizzando tutti gli strumenti a disposizione per minare la Repubblica islamica”. Il corpo delle Guardie della rivoluzione ha testato due tipologie di missile balistico Qadr, nel quadro delle esercitazioni sul larga scala note con il nome in codice “Potenza del Velayat”. I due missili balistici, denominati Qadr-H e Qadr-F, sono stati lanciati dalle alture nel massiccio montuoso di Alborz nel nord dell'Iran e hanno colpito obiettivi sulla costa di Makran, nel sud est del paese. (Irt)
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