SPECIALE DIFESA

 
 

Speciale difesa: Turchia, fonti intelligence, Stato islamico usa nuova rotta Azerbaigian-Cipro-Georgia per far arrivare attentatori in Europa da Siria

Ankara, 11 lug 2016 16:00 - (Agenzia Nova) - Lo Stato islamico (Is) avrebbe iniziato ad utilizzare un’altra rotta per fare transitare gli attentatori suicidi dalla Siria all’Europa. Lo rivela oggi il quotidiano turco “Hurriyet”, citando fonti dell’intelligence turca, secondo le quali i kamikaze attraverserebbero Azerbaigian, Cipro e Georgia per arrivare in Europa. I funzionari dell’intelligence turca, che collaborano con i servizi segreti stranieri, hanno scoperto che l’Is avrebbe recentemente impartito l’ordine ai militanti dell’Azerbaigian e della regione settentrionale del Caucaso, di compiere attacchi in Turchia e nello stesso Azerbaigian. Il rapporto dell’intelligence sostiene che l’Is starebbe pianificando attacchi in Turchia ed Europa in seguito alle sconfitte subite in Siria per mano della coalizione a guida statunitense. Il gruppo jihadista potrebbe continuare a colpire la Turchia, a causa dell’arresto di ex membri dell’Is da parte delle autorità turche. Inoltre, sarebbe stato scoperto che l’Is avrebbe costituito un gruppo di 20-25 miliziani in Siria per mandarli in Turchia dopo che è stata resa nota l’identità di alcuni combattenti che avevano preso parte a degli attentati sul territorio turco. Il rapporto precisa che lo scorso aprile, la Direzione generale della sicurezza ha emesso un allarme alle autorità di sicurezza provinciali facendogli sapere gli sviluppi recenti. La stessa Direzione, a giugno, ha inviato un altro messaggio di attenzione alle autorità locali, mettendole in guardia della possibilità di attentati in Turchia ed Azerbaigian da parte di militanti affiliati all’Is in Azerbaigian e nel Caucaso. Subito dopo l’attentato contro l’aeroporto Ataturk di Istanbul avvenuto lo scorso 28 giugno, che ha provocato la morte di 45 persone, la medesima Direzione ha informato le autorità di sicurezza della possibilità di altri attacchi in Turchia.

L’avvertimento alle sedi della polizia, inviato il 30 giugno, sottolineava che miliziani dell’Is presenti ad Ankara ed Istanbul stavano pianificando attacchi contro edifici militari e della polizia con autobomba. Infine, il rapporto precisa che i combattenti dell’Is avrebbero voluto assassinare funzionari pubblici curdi, giornalisti e funzionari dell’intelligence e militari residenti ad Ankara, Istanbul ed Izmir. Lo scorso 8 luglio le forze di sicurezza turche hanno arrestato altre sei persone sospettate di avere legami con gli autori dell’attentato avvenuto lo scorso 28 giugno all’aeroporto Ataturk di Istanbul. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa turca “Anadolu”, i sei sospetti, tutti di nazionalità straniera, sono stati arrestati durante un’operazione simultanea condotta ieri nella città di Istanbul. Fonti citate dall’agenzia sostengono che almeno uno dei sospetti avrebbe avuto legami diretti con gli attentatori suicidi. Ad oggi le autorità turche hanno arrestato una trentina di persone sospettate di coinvolgimento nella pianificazione dell’azione terroristica, di cui 14 con cittadinanza straniera, 11 dei quali con passaporto russo. La polizia di Istanbul ha identificato lo scorso primo luglio due dei tre attentatori suicidi. Si tratta di Rakim Bulgarov e Vadim Osmanov, entrambi con passaporto russo. La polizia ha riferito che prima dell’attacco gli attentatori hanno gettato via il computer che conteneva le informazioni relative all’organizzazione dell’attentato, dopo averne danneggiato l’hard disk. Secondo gli inquirenti, Osmanov sarebbe l’uomo che ha affittato l’appartamento nel quartiere di Fatih, nella parte europea di Istanbul, dove è stato preparato l’attacco. Una copia del suo passaporto è stata trovata attraverso l’agenzia immobiliare che ha affittato l’abitazione.

Nel frattempo proseguono le indagini su Ahmet Chatayev, ritenuto la mente dell’attentato terroristico. Secondo gli inquirenti, Chatayev è l'anello di congiunzione tra i miliziani jihadisti dello Stato islamico e quelli del Caucaso. Il nome di Chatayev è stato fatto nei giorni scorsi dopo il ritrovamento dei passaporti dei tre autori dell’attacco all’aeroporto Ataturk. Chatayev, rappresentante dell’organizzazione jihadista Emirato del Caucaso, attiva nel sud-ovest della Russia, ha vissuto in Turchia per lungo tempo e conosce bene la città di Istanbul, secondo gli inquirenti. L’uomo sarebbe legato anche a Diana Ramazanova, organizzatrice dell’attacco del gennaio scorso nel quartiere di Istanbul Sultanahmet, in cui è rimasto ucciso un agente di polizia. Chatayev è diventato il rappresentate turco dell’Emirato del Caucaso dopo la morte di Berghaz Musaev, ucciso dalle forze di sicurezza nella sua casa nel distretto Zeytinburnu di Istanbul. L’attacco allo scalo di Istanbul sarebbe stato condotto proprio da esponenti dell’Emirato del Caucaso unitisi allo Stato islamico. (Tua)
ARTICOLI CORRELATI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
TUTTE LE NOTIZIE SU..
GRANDE MEDIO ORIENTE
EUROPA
AFRICA SUB-SAHARIANA
ASIA
AMERICHE