Tirana, 15 feb 2015 11:30 - (Agenzia Nova) - Secondo il giornalista le esplosioni e le bombe dislocate in diverse zone di Tirana potrebbero essere una vendetta da parte delle organizzazioni criminali per l'operato della polizia. "Ma senza ombra di dubbio, la situazione potrebbe essere considerata molto grave, e rischia di aggravarsi se la polizia non saprà rispondere nella dovuta maniera e se gli autori non saranno arrestati", ribadisce il giornalista. Fino adesso in manette è finito solo un giovane di 26 anni, Emirjon Gjuta, che risulta essere l'intestatario della scheda Sim trovata nel telefono cellulare attaccato alla bomba non esplosa individuata nei pressi della fermata di un autobus delle linee urbane della capitale. Non sono state ancore fornite informazioni sul suo presunto coinvolgimento nelle esplosioni. "Lui ha legami di parentela con una delle più pericolose organizzazioni criminali", osserva Hoxha. (segue) (Alt)
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