SPECIALE DIFESA

 
 

Speciale difesa: Nato, oggi ministeriale a Bruxelles, focus su impegno a sud, potenziamento collettivo e attività militari Russia

Bruxelles, 26 ott 2016 15:15 - (Agenzia Nova) - Il ruolo della Nato nel Mediterraneo centrale, i dettagli operativi del dislocamento dei quattro battaglioni multinazionali sul fianco est dell'Alleanza e una discussione sulle attività militari della Federazione russa: sono questi alcuni temi sul tavolo dell'incontro dei ministri della Difesa della Nato, che si riuniranno oggi e domani 27 ottobre a Bruxelles. Il primo appuntamento dell'Alleanza atlantica, a livello di ministri, dopo il vertice Nato dello scorso luglio a Varsavia giunge in un momento particolarmente critico. Mentre negli Stati Uniti volge al termine la campagna elettorale, in vista del voto dell'8 novembre prossimo, Mosca sta potenziando la sua attività militare ai confini della Nato, a nord con lo spostamento dei missili Iskander nell'enclave di Kaliningrad (tra la Polonia e la Lituania), e a sud con la flotta navale del nord che, secondo quanto riferisce la stampa internazionale, ha ormai passato la Manica e punta a raggiungere le acque prospicienti la Siria. La Nato, secondo quanto spiegato ieri in conferenza stampa il suo segretario generale, Jens Stoltenberg, è preoccupata che il contingente militare della portaerei russa possa essere utilizzato come piattaforma per aumentare i bombardamenti sui civili ad Aleppo. "La Russia ha diritto di operare in acque internazionali", ha precisato Stoltenberg, e la Nato sta "monitorando il dispiegamento e il movimento" della flotta navale della Federazione russa, come avvenuto in passato. "Ciò che è differente, questa volta – ha osservato Stoltenberg – è che il contingente militare della portaerei può essere utilizzato per potenziare la capacità della Russia nelle operazioni di combattimento in Siria, e per aumentare i bombardamenti su Aleppo. Ciò – ha concluso Stoltenberg – solleva serie preoccupazioni, e interrogativi sull'impegno (della Russia) a lavorare per una soluzione politica del conflitto in Siria".

Tra i motivi di preoccupazione, per quanto riguarda il fronte del Baltico, il trasporto dei lanciamissili Iskander nell'enclave di Kaliningrad, che secondo un portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, avverrebbe nel contesto di un regolare programma di preparazione al combattimento dell'esercito russo. I missili Iskander, ha sottolineato Stoltenberg, "possono condurre testate convenzionali, ma anche testate nucleari. Siamo preoccupati – ha aggiunto – per il rafforzamento della Russia lungo i confini Nato, a est ma anche a sud". Stoltenberg ha precisato che la Nato sta rispondendo "in modo responsabile e misurato" aumentando la difesa collettiva. Nella due giorni di Bruxelles si farà il punto sul dislocamento di quattro battaglioni multinazionali Nato nei paesi baltici e in Polonia, concordato al vertice di Varsavia, che secondo quanto annunciato da Stoltenberg avverrà da inizio 2017. "Nei prossimi due giorni – ha detto Stoltenberg – i ministri della Difesa faranno il punto sui progressi e tracceranno la via da seguire" per il dislocamento dei quattro battaglioni. Le forze da impiegare sul fianco est non servono "a provocare un conflitto, ma a prevenirlo". Secondo Stoltenberg, il dispiegamento delle forze sul fianco est è la "prova concreta che la Nato può schierare, e lo farà, migliaia di forze a sostegno degli Alleati", oltre che "una chiara dimostrazione del legame transatlantico". Durante la ministeriale a Bruxelles le "nazioni quadro", ossia Usa, Gran Bretagna, Regno Unito e Canada definiranno i piani per i battaglioni che dovranno guidare nei tre stati baltici e in Polonia.

"Gli altri alleati – ha aggiunto Stoltenberg – confermeranno i loro contributi". Tra questi l'Italia, che si è impegnata a inviare 140 militari a sostegno del battaglione a guida canadese in Lettonia. Durante la ministeriale si prenderanno anche decisioni sul ruolo della Nato nel Mediterraneo centrale. A Bruxelles i ventotto alleati dovrebbe raggiungere un accordo in vista di una "decisione finale sulla nuova missione di sicurezza marittima della Nato, Sea Guardian". Tra le decisione attese, anche quella sul sostegno della missione dell'Ue nel Mediterraneo, Operazione Sophia. "Stiamo studiando – ha osservato Stoltenberg - come sostenere operazione Sophia, soprattutto nell'area della logistica e dello scambio di informazioni". Prosegue la discussione sull'impegno della Nato verso il fronte sud, tramite un approccio volto a creare stabilità nei paesi strategici. Secondo quanto spiegato in conferenza stampa da Stoltenberg, presto verrà avviato l'addestramento dei militari iracheni, che al momento avviene in Giordania, in Iraq. Per quanto riguarda la coalizione per il contrasto allo Stato islamico (Is), in linea più generale, Stoltenberg ha precisato che nei prossimi mesi aumenteranno i voli degli aerei di ricognizione Awacs, messi a disposizione della Nato, per la mappatura dei cieli in zone ad alto rischio. Il primo volo Awacs a sostegno della coalizione, come ha annunciato Stoltenberg, ha avuto luogo il 20 ottobre scorso.

I voli Awacs, secondo Stoltenberg, sono "un aiuto importante, in quanto permettono alla coalizione di avere una migliore mappatura aerea. Non commento i dettagli – ha aggiunto Stoltenberg – ma posso dire che gli Awacs non saranno impiegati in operazioni di combattimento, ma a fornire informazioni e mappature aeree". Gli Awacs, che saranno operativi solo negli spazi aerei internazionali e in Turchia, saranno in grado di monitorare a distanza centinaia di chilometri di spazio aereo iracheno e siriano. Sempre per quanto riguarda il fronte sud, Stoltenberg ha già annunciato la sua prossima visita in Turchia, che avverrà nel mese di novembre. Tra i temi sul tavolo della due giorni, infine, quello della cooperazione Ue-Nato, che secondo Stoltenberg "non è mai stata più stretta" di oggi. Al secondo giorno della riunione dei ministri Difesa, prenderà parte anche l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini. (Beb)
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