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Italia-Romania: Iohannis incontra presidente Comunità Sant'Egidio, focus su ecumenismo, integrazione e politica internazionale

Roma, 16 mag 2015 13:35 - (Agenzia Nova) - Un incontro molto piacevole, incentrato sui temi dell’ecumenismo, dell’integrazione e della politica internazionale: questo il sunto del colloquio fra il presidente della Repubblica romeno, Klaus Iohannis, e il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, che si è svolto questa mattina a Roma presso la sede dell’associazione. Secondo quanto riferisce il professor Alberto Quattrucci, segretario generale di Uomini e religioni della Comunità Sant’Egidio, il presidente Iohannis ha voluto visitare la sede dell’associazione come forma di cortesia per il lavoro svolto dalla comunità, sia a sostegno dei romeni residenti in Italia, sia per le attività di Sant’Egidio nel paese balcanico. Iohannis e Impagliazzo hanno concordato sull’importanza del tema dell’ecumenismo e del dialogo fra le religioni, sottolineando come in passato siano state una fonte di divisioni, ma che oggi, invece, potrebbero favorire l’unità fra i popoli.

Al centro del colloquio, anche la politica internazionale, con particolare attenzione al tema della pace e all’Europa: sia Iohannis che Impagliazzo hanno concordato sulla necessità di un’Europa più forte e attenta a temi sociali come l’immigrazione e l’integrazione. In questo senso, il capo dello stato romeno ha espresso la propria gratitudine alla Comunità di Sant’Egidio e ha ribadito che l’Europa deve essere un modello di integrazione, una posizione totalmente condivisa anche da Marco Impagliazzo. Quattrucci ha ricordato l’amicizia di lunga data fra Romania e Sant’Egidio che, purtroppo, come accaduto in altri paesi ha attraversato momenti d’instabilità. “Oggi con Iohannis ci si augura una maggiore solidità che consenta, come ha detto il presidente Impagliazzo, un passaggio dal fidanzamento al matrimonio”, ha spiegato Quattrucci.

Il riferimento è al cosiddetto “accordo di sede” che disciplina sul piano giuridico i rapporti fra uno stato ospitante e un’organizzazione la cui sede viene, per l’appunto, ospitata sul territorio del suddetto paese. Questa particolare convenzione bilaterale riprende il contenuto proprio delle missioni diplomatiche e si propone di garantire l’attività dell’organizzazione attribuendo a essa e ai suoi componenti immunità e privilegi tipici, riservati al personale delle ambasciate. Nel caso specifico di Sant’Egidio, l’accordo di sede consentirebbe di implementare più agilmente diverse attività di collaborazione culturale e nei settori dell’istruzione e della formazione.

Il rappresentante della Comunità di Sant’Egidio Quattrucci ha spiegato che per finalizzare questo accordo è necessario il via libera del governo e del ministero degli Esteri, ma il sostegno di Iohannis in questo senso potrebbe risultare decisivo. Infine il colloquio ha toccato il tema della pace nella regione dei Balcani: il presidente Impagliazzo ha invitato ufficialmente il capo dello stato romeno all’incontro per la pace che la comunità di Sant’Egidio ha organizzato il 6, 7 e 8 settembre a Tirana, in Albania, intitolato “La pace è sempre possibile”. Iohannis si è detto favorevole all’invito e, impegni politici permettendo, potrebbe essere fra i partecipanti più illustri presenti all’evento. La visita del presidente romeno si è conclusa con una breve visita alla basilica Santa Maria in Trastevere. (Les)
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